L’edizione 2020, dunque, non si terrà dal 26 al 29 maggio, come stabilito, ma sarà organizzata nella seconda metà dell’anno, in una data che è ancora in definizione, alla luce del fermento che sta caratterizzando i calendari degli eventi fieristici e delle incertezze sugli sviluppi del “Covid-19”.
“Abbiamo atteso sperando che la situazione tendesse verso un ritorno alla normalità”, ha commentato Lorenzo Primultini, presidente di Acimall e della rassegna al termine del consiglio. “Speriamo che a fine maggio gli effetti del Coronavirus non siano quelli che stiamo vivendo tutti oggi, ma non possiamo purtroppo dire quando questa emergenza vedrà il termine a livello mondiale e, soprattutto, non possiamo prevedere quali potrebbero essere le ripercussioni sul sistema industriale e sulle catene di distribuzione del settore delle tecnologie per il legno e il mobile”.
Un atto di responsabilità, dunque, che ritiene prioritaria la difesa della salute pubblica considerando che al momento espositori e visitatori non sarebbero nelle condizioni ideali per programmare la propria presenza a quella che è la più importante fiera dell’innovazione tecnologia per l’industria del legno negli anni pari.
“Per le imprese la situazione peggiore è l’incertezza ed è stata proprio la negatività dell’attuale situazione a convincerci della necessità di prendere questa drastica decisione, negli interessi dell’intera filiera”, ha concluso Primultini.